03.11.2020

Lavoro e vita privata: due binari paralleli

Secondo un’indagine condotta da una nota agenzia per il lavoro, la ricerca di un buon equilibro tra vita privata e vita professionale è uno degli aspetti a cui le persone prestano più attenzione quando devono scegliere un possibile datore lavoro. Il rischio che questo equilibrio venga turbato, infatti, è molto concreto. La maggior parte dei lavoratori italiani è sempre connessa e fatica a separare nettamente lavoro e vita privata. Questa “elasticità”, però, il più delle volte si trasforma in un boomerang.

Non staccare mai dal lavoro, infatti, ci conduce rapidamente nel più classico dei circoli viziosi e ci condanna, da un lato, a non goderci il tempo libero e gli affetti, dall’altro a una minore serenità sul posto di lavoro. Il quadro si aggrava quando a turbare l’equilibrio è un sovraccarico di lavoro, una situazione comune ma dannosa, che per molti studi scientifici si associa a un maggiore rischio di ictus, a problemi cardiocircolatori e a disagio psichico che può sfociare in irritabilità, difficoltà di concentrazione e disturbi del sonno. Questi segnali sono vere e proprie spie, che indicano che è il momento di invertire la rotta prima che il problema, trascurato, diventi cronico.

Gli strumenti per farlo sono nelle nostre mani. I più incisivi si chiamano organizzazione e pianificazione, due armi potentissime che ci regalano la sensazione di dilatare il tempo. A due condizioni: la prima è che la pianificazione non diventi a sua volta faticosa, ciascuno ha il suo metodo per pianificare e trovare il proprio è fondamentale. Per alcuni, pianificare troppo nel dettaglio è una fonte di stress e ciò vale soprattutto per il tempo libero. La seconda è che il tempo guadagnato con la pianificazione sia utilizzato per ricreare l’armonia perduta tracciando dei confini ben precisi: per esempio evitando di portare il computer in vacanza o di rispondere a una telefonata di lavoro durante il tempo trascorso in famiglia. Questi confini devono essere chiariti in modo trasparente anche con il proprio datore di lavoro in modo che non ci siano equivoci, e soprattutto ora che molte aziende hanno fatto ricorso al lavoro da casa. Una delle ragioni per cui la sfera professionale e quella privata entrano in conflitto, infatti, è proprio la mancanza di condivisione tra il datore di lavoro e le sue risorse.

Trovare un equilibrio è possibile ed è un obiettivo alla nostra portata. Faremmo uno sbaglio, però, a pensare che l’equilibrio vita-lavoro sia qualcosa di statico, che si stabilisce una volta per tutte, perché anche la migliore organizzazione deve fare i conti con l’imprevisto. Per tenerlo vivo, dobbiamo fare in modo, ogni giorno, che i binari della nostra vita personale e quelli della nostra vita professionale procedano in parallelo. Talvolta si incroceranno, ma i treni che viaggiano al disopra non entreranno in collisione.

 

 

Se anche tu hai bisogno di una spalla per guardare lontano, sarò felice di risponderti.