24.03.2020

Una bussola interiore

Ogni giorno siamo chiamati a prendere decisioni. A volte si tratta di scelte semplici o addirittura automatiche, altre volte di veri e propri dilemmi. Decidere, allora, può essere molto difficile. Non importa se le nostre scelte avranno risvolti decisivi, il fatto stesso di dover scegliere, a volte, ci incute un vero e proprio timore, quasi fossimo davanti a un baratro e non davanti a un bivio. Abbiamo paura di sbagliare e in questa paura ci culliamo, perdendo tempo e risorse preziose. Agire in situazioni critiche, del resto, è una capacità che contraddistingue il leader, che sa prendere decisioni quando gli altri si paralizzano. Questa capacità deriva dalla consapevolezza che nessuna scelta è giusta in senso assoluto, ma è solo il primo passo del cammino verso la direzione che abbiamo scelto. L’alternativa è non scegliere, restare fermi ad aspettare che la vita accada. Per muovere questo primo passo, naturalmente, dobbiamo sapere dove stiamo andando, ovvero dobbiamo essere consapevoli di noi stessi. La consapevolezza è uno strumento potentissimo che funziona come una bussola e ci permette di orientarci in ogni situazione. Cercare i punti di riferimento all’esterno, infatti, ci espone a dei rischi perché moltiplica le variabili, la fiducia in noi stessi, invece, ci fa trovare la direzione anche in condizioni avverse. Ci fa sentire forti, e come un muscolo può essere allenata. Un buon metodo è quello di interrogarsi: abbiamo visto, infatti, che le domande giuste ci aiutano a crescere. Le domande efficaci, funzionali alla crescita, sono quelle che hanno a che fare con il nostro sentimento verso noi stessi, verso una data situazione o verso un dato desiderio: per agire in modo consapevole dobbiamo sapere cosa ci spinge e cosa ci frena, a cosa non possiamo rinunciare. Se sapremo rispondere a queste domande, non in modo astratto ma riconducendole di volta in volta all’ambito specifico della scelta che dobbiamo operare, le nostre scelte saranno in armonia con le nostre inclinazioni. E poiché ogni percorso ha bisogno di essere monitorato, è bene interrogarsi periodicamente sulla strada che si sta percorrendo, non per tornare indietro ma per rinnovare una scelta, quella di essere fedeli a noi stessi. Cambiare strada o correggere la rotta quando è necessario è forse la scelta più consapevole di tutte, ma se avremo il coraggio di farlo potremo star certi di aver fatto la scelta giusta.

 

Se anche tu hai bisogno di una spalla per guardare lontano, sarò felice di risponderti.